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Cesvi a Bangkok testimonia che l’Africa può sconfiggere l’Aids

Si è aperta domenica 11 luglio in Thailandia la XV Conferenza Internazionale sull’Aids: Cesvi racconta 3 anni di progetti efficaci in Zimbabwe, uno dei Paesi africani più colpiti

di CESVI

“Accesso a cure e trattamenti per tutti”. Questo è il tema centrale della XV Conferenza Internazionale sull?Aids che dall?11 al 16 luglio porterà a Bangkok oltre 10 mila persone provenienti da tutto il mondo ? medici, ricercatori, attivisti, aziende farmaceutiche, giornalisti, gente comune ? per parlare di una malattia che, a più di 20 anni dalla sua scoperta, continua ad espandersi senza tregua. E a colpire soprattutto i Paesi più poveri e le popolazioni più vulnerabili. Per questo gli organizzatori della Conferenza ? la International Aids Society in partnership con il Ministero della Salute thailandese e in collaborazione con la Comunità Internazionale e l?UNAIDS ? hanno voluto porre l?attenzione sul diritto di cura per tutti. Un diritto calpestato soprattutto in Africa, il continente più colpito dal virus Hiv con il suo triste primato di 20 milioni di morti negli ultimi 10 anni, 3 milioni nel solo 2003. E una previsione per il futuro altrettanto drammatica: 25 milioni di morti nei prossimi 10 anni. Il Cesvi partecipa alla Conferenza Internazionale di Bangkok per raccontare un?esperienza triennale di lavoro in Zimbabwe, uno dei Paesi africani più duramente colpiti dal contagio con 3 milioni di sieropositivi ? il 30% della popolazione ? e 600 mila bambini orfani a causa dell?Aids. Due saranno gli interventi del Cesvi a cura del dottor Roberto Moretti, epidemiologo ed esperto in sanità pubblica, nelle giornate del 13 e 15 luglio. Il primo è incentrato su un?esperienza unica in Zimbabwe: l?introduzione da parte del Cesvi della terapia antiretrovirale in un contesto rurale. Nel gennaio 2004, infatti, l?ong italiana ha avviato presso il piccolo Ospedale Saint Albert, situato nel distretto di Centenary a 200 Km a nord di Harare, un progetto-pilota per la cura di 100 mamme sieropositive. Il secondo è la presentazione di un abstract sul progetto Fermiamo l?AIDS sul nascere, avviato dal Cesvi nel 2001 con l?obiettivo di prevenire la trasmissione mamma-bambino del virus Hiv. I risultati raggiunti dal Cesvi in tre anni d?attività sono straordinari: 110.000 persone informate e sensibilizzate per la prima volta sui temi della prevenzione, 15.300 donne sottoposte al test Hiv, 1.500 mamme e neonati trattati con il composto antiretrovirale Nevirapina. Proprio alle donne incinte, all?importanza della prevenzione e agli orfani dell?Aids è dedicato il punto 6 dei Millenium Development Goals sanciti dall?Assemblea delle Nazioni Unite nel settembre 2000: fermare il contagio entro il 2015 ed iniziare un?inversione di tendenza nella diffusione dell?Hiv/Aids. La partecipazione del Cesvi alla Conferenza Internazionale di Bangkok si inserisce all?interno della sessione “The next generation ? virus free entro il 2015” organizzata da Alliance 2015, la rete contro la povertà nel mondo composta da 6 tra le più importanti organizzazioni non governative europee: Cesvi (Italia), Concern (Irlanda), German Agro Action (Germania), Hivos (Olanda), Ibis (Danimarca) e People in Need (Repubblica Ceca). In allegato: Linee guida della sessione di lavori del Cesvi a Bangkok


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